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lunedì 22 aprile 2024

Poggio e il 25 Aprile

 


I
mmagini indelebili, impresse a fuoco nella memoria, che non si cancellano neppure dopo 81anni dall’accaduto. Tutt’altro. “Quelle sequenze me le porterò dietro finché campo”. Così commenta Piero Paolini, ex commerciante di Portoferraio, che racconta a ‘Il Tirreno’ quel tragico 20 novembre 1943 a Poggio, in cui trovò la morte la sua sorellina gemella, Ernesta Italia Paolini (dieci anni appena compiuti), detta familiarmente Tina. Una storia talmente sentita e partecipata dalla comunità di questo paese arroccato sui contrafforti di monte Capanne, che l'amministrazione comunale guidata da Simone Barbi ha accolto favorevolmente la proposta di una signora donatrice, S.M.G. (che vuole mantenere l’incognito) di donare una targa in ricordo di quel tragico evento. L’installazione e l’inaugurazione avverrà nella giornata del 25 aprile in piazza del Castagno, teatro del tragico episodio; così come pure sarà posizionata, nello stesso giorno, ma a Procchio, una seconda targa, per ricordare i 14 detenuti provenienti da Pianosa e giustiziati sommariamente dai Tedeschi sulla spiaggia e qui sepolti il 14 ottobre 1943. Erano colpevoli di aver preso parte alla rivolta, dopo che sull’Isola del Diavolo si diffuse la notizia (giunta solo l’11 settembre) dell’armistizio Badoglio e l’allora direttore del carcere Mazzei represse in parte con il sangue la ribellione, in parte trasferendo un certo numero di detenuti nel carcere di Porto Azzurro, dove non giunsero mai. Ma torniamo ai fatti di Poggio e al racconto di Piero Paolini. In quel periodo l’Elba era occupata dall’esercito tedesco per effetto dell’armistizio dell’8 settembre. “Quel 20 novembre – ricorda Piero Paolini – cominciò molto presto. Alle 4 del mattino sentimmo botte agli usci delle case; noi eravamo sfollati a Poggio da Portoferraio e fu davvero una scelta felice in quanto la Città subì nel complesso oltre cinquanta bombardamenti aerei sia da parte degli alleati, sia da parte dei Tedeschi dopo che ci fu l’armistizio. Volevano colpire soprattutto gli Altiforni Ilva, che producevano ghisa e poi anche danneggiare il porto con i suoi depositi di carburante felicemente sistemati nei sotterranei delle Fortezze medicee che servivano da base di rifornimento della Marina Militare Regia dell’Alto Tirreno. Nonostante le incursioni l’obiettivo di danneggiarli e metterli fuori uso non fu mai raggiunto; cosa invece che non successe per lo stabilimento che, a guerra finita, fu definitivamente dismesso. I Tedeschi cercavano uomini, invece trovarono donne, bambini e vecchi. Un certo numero di abitanti fu raccolto in piazza del Castagno e dopo le nove, chi su camion, chi a piedi raggiunsero Marciana Marina per essere imbarcati sulle chiatte e trasferiti a Piombino. Quando tutto quel trambusto diminuì: mia sorella Tina ed io, scendemmo in piazza dove fummo raggiunti da altri bimbi”. “Mi ricordo – continua Paolini – che era una bella giornata dell’ ‘Estatina dei morti’. Mia sorella e le sue amiche erano intente a giocare saltando da una casella all’altra disegnata sulle lastre di granito della piazza con una sola gamba”. Si tratta del gioco di strada forse più famoso al mondo. Di sicuro quello con più nomi, a seconda dei luoghi. Una sfida, una danza, una prova di abilità fatta di gesti, parole e movimenti che evocano l’infanzia, giochi all'aperto, spensieratezza, svago, proprio in un momento in cui il mondo degli adulti faceva la guerra. “C’era un soldato tedesco seduto sulla murella della piazza – continua Piero – che stava armeggiando al suo fucile mitragliatore. A un certo momento partì una raffica. Vidi le bimbe scappare e abbassarsi. Mia sorella si era buttata per terra. Quando tutto finì, mi avvicinai a lei per aiutarla a rialzarsi. Fu allora che scorsi i fori dei proiettili: uno alla tempia, un altro sul torace e infine sulle gambe. Era morta sul colpo. Poco distante da lei un sasso piatto non troppo pesante con cui smarcava le caselle e un gessetto”. Era il materiale richiesto per misurarsi nell’eterno gioco di bimbe, conosciuto con i nomi più diversi a seconda dei luoghi, ma con una regola sempre uguale: lanciare il sasso sul primo quadrato, stando attente a non sbagliare casella. Poi avanzare saltellando con un piede solo nel numero singolo, due piedi nelle caselle accoppiate, cercando di fare tutto il percorso senza toccare le righe dello schema e senza cadere. “È stata l’ultima cosa che ha fatto in vita mia sorella – conclude Paolini – Questa storia è piaciuta molto a una signora di Milano che ha casa a Poggio. È stata lei a realizzare la targa e a proporla al sindaco. Le sono grato, a nome anche della mia famiglia”.

lunedì 15 aprile 2024

Al via la stagione delle crociere all'Elba

 Il taglio del nastro della stagione crocieristica sulla maggiore isola della Toscana l’ha effettuato, ieri mattina, la ‘Azamara Pursuit’, la più recente nave unitasi alla flotta nel 2018. Data la sua stazza non eccezionale, propone tappe normalmente precluse alle più grandi navi da crociera. Le altre ‘sorelle appartenenti alla medesima flotta (Azamara Onward e Azamara Quest, quest’ultima è prevista per il mese di novembre) faranno scalo a Portoferraio quattro volte, secondo il calendario pubblicato sul sito dell'Autorità di Sistema Portuale, aggiornato al 21 marzo. Ciò significa, in teoria, che è ancora suscettibile di cambiamento. Complessivamente, facendo fede a quanto pubblicato dall’AdSP gli arrivi delle navi da crociere a Portoferraio saranno 102 (lo scorso anno furono 91gli approdi, cioè un aumento del 19 per cento rispetto al 2022 e del 910% del 2021, l’anno della pandemia). Quindi il trend positivo riscontrato nel 2023 continua, affermandosi ulteriormente, a dimostrazione del fatto che la sosta all'Elba per i croceristi del Mediterraneo è oltremodo gradita, se non preferita. L’Azamara Pursuit, infatti, prima di fermarsi all’Alto Fondale ha toccato i porti della Spagna, Francia, Montecarlo, quindi Portoferraio, per continuare il tour in Grecia e Turchia. Sono evitati i porti del basso Mediterraneo e Medio Oriente, a causa dei conflitti bellici che in queste zone si registrano, coinvolgendo anche l’Egitto che, tutto sommato, è da ritenersi una destinazione sicura). Ritornando al calendario dell’Autorità di Sistema, nel mese di aprile sono previsti tre arrivi, compreso quello dell’Azamara Pursuit, La ‘Wind Star’, l’elegante veliero a quattro alberi in grado di trasportare 148 passeggeri, conosciuta molto bene dagli elbani ogni volta che fa scalo a Portoferraio proprio per le sue bianche vele, sosterrà in banchina il 25 aprile proveniente da Portovenere e il 27 da Portofino. Ma il clou degli arrivi delle navi si tocca (come del resto era avvenuto negli anni precedenti al Covid19) con il mese di maggio. In tabella ce ne sono ben 29; i secondi mesi che si piazzano al secondo posto sono giugno e settembre con 14 arrivi; per poi abbassarsi a 13 in agosto e 10 nel mese di ottobre. L’elenco quindi si chiude con 5 attracchi a novembre e 2 a dicembre, l’8 e il 25 dicembre, quando arriva ai moli la ‘Renaissance’, la nave di gran lusso che si è sottoposta nel 2022 a un radicale restyling e a una “trasformazione culturale” mirata ad adattare completamente l’esperienza di crociera al gusto francese. E di fatti i suoi ospiti sono in prevalenza di questa nazionalità. Altre curiosità ce le regala ancora il mese di maggio con ‘Club Med 2’, goletta a cinque alberi controllati dal computer, che sosterà il 4, il 10,il 13 e il 24 maggio, ‘La Belle des Océans’, la nave belga che propone il pacchetto delle Baleari e le Canarie, sarà all’Elba il 26 maggio e infine ‘Le Bougainville’, la terza nave della classe Ponant Explorers al molo del Gallo il 21 e il 28 maggio, che propone a ogni membro della classe il nome di un famoso esploratore francese. La nave prende il nome da Louis Antoine de Bougainville, ammiraglio ed esploratore francese.


domenica 4 febbraio 2024

Lo Smart al convegno di Bari

 Sarà presente anche il Sistema Museale dell’Arcipelago Toscano (Smart), nella persona della sua direttrice Valentina Anselmi, al convegno in programma martedì 6 febbraio all’Auditorium "Antonio Quacquarelli", presso Santa Teresa dei Maschi, dell’Università di Bari. L’iniziativa, organizzata nell’ambito del progetto Horizon Seeds Europe “Hub Universitario Multidisciplinare. Processi innovativi per la digitalizzazione e la valorizzazione del patrimonio culturale scritto”, è organizzata e promossa da ‘La Rotta dei Fenici’, itinerario culturale del Consiglio d’Europa, dal Dottorato in Patrimoni archeologico, storici architettonici e paesaggistici mediterranei, dal Dottorato in Patrimoni storici e filosofici per una innovazione sostenibile. Obiettivo del convengo è portare all’attenzione alcune esperienze significative di sperimentazione nell’applicazione delle tecnologie digitali per la valorizzazione e la comunicazione del patrimonio culturale museale, dall’altro animare un confronto su alcuni aspetti, di natura sia tecnico-pratica sia teorica, relativi al processo di trasformazione che investe i musei nell’era digitale; una speciale attenzione sarà dedicata anche al tema dell’accessibilità. Fra i relatori, oltre alla direttrice dello Smart, ci saranno Christian Greco, direttore del Museo Egizio di Torino, Fabio Violo, curatore del Museo nazionale del cinema di Torino. insieme con altri responsabili scientifici di vari musei italiani, europei ed esponenti del mondo accademico, quali Rachid Chamoun, del Ministero della cultura del Libano, Sandro Debono dell'Università di Malta, Miguel Ángel Valero dell'Università di Castilla-La Mancha, Christian Greco del Museo Egizio di Torino) e tanti altri. Un’ottima occasione che sfrutterà Valentina Anselmi per presentare, in un contesto di particolare pregio, le iniziative, i progetti e le strategie di comunicazione portate avanti dal Sistema Museale dell’Arcipelago Toscano a pochi anni dalla sua istituzione.


Elba e la cultura contadina

 


PORTOFERRAIO

È partita la campagna di raccolta di materiale fotografico e documentario sulla sulla cultura contadina. Lo scopo è quello di valorizzare le radici isolane. La promuove la Fondazione Isola d’Elba assieme ai partner e sostenitori del progetto Cittadini Custodi della Cultura Contadina Elbana di cui è capofila. Progetto, per altro, che si avvale del contributo del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali della Regione Toscana. “In un'epoca in cui la tecnologia avanza a passi da gigante – si legge nel comunicato stampa - è fondamentale non dimenticare le radici che ci legano al passato e che hanno contribuito a formare la nostra identità” È questo lo spirito che ha mosso la Fondazione Isola d’Elba a lanciare un appello ai cittadini per partecipare a questa importante iniziativa sulla cultura contadina. “Molti di noi – si legge sempre nel comunicato - conservano tesori preziosi nei cassetti di casa: fotografie, documenti, lettere e oggetti che narrano storie di un tempo passato, quando la vita ruotava attorno alla terra e alle tradizioni. Questi frammenti di memoria formano un mosaico che rappresenta la storia collettiva dell’isola d’Elba”. Forte di tali considerazione, la Fondazione rivolge a tutti gli elbani indistintamente di aprtire i cassetti dei rispettivi nonni, frugare nelle scatole di cartone, fra gli album di famiglia per fare di tutto quel materiale una selezione e recuperare le testimonianze che siano in grado di ricucire la storia recente dell’isola e della trasformazione della società insulare da contadina prima a industriale poi con lo sviluppo degli altiforni di Portoferraio, per approdare infine alla vocazione turistica e alla sua incredibile accelerazione contraddistinta negli anni di fine Novecento. Vanno bene allora fotografie di antichi raccolti e vendemmie, strumenti agricoli, ricette tramandate di generazione in generazione e qualsiasi altro documento o oggetto legato alla cultura contadina saranno benvenuti. “L'obiettivo – puntualizza il comunicato stampa - è quello di creare un archivio collettivo che rappresenti un primo nucleo di un museo della cultura contadina. Tutti i materiali raccolti saranno catalogati, digitalizzati e restituiti ai legittimi proprietari ed entreranno a far parte di un patrimonio collettivo da trasmettere alle generazioni future. Inoltre, l'archivio sarà reso accessibile a tutti, contribuendo così a diffondere la conoscenza e la valorizzazione della nostra ricca eredità culturale”. Per partecipare all’iniziativa, è sufficiente consegnare i materiali presso la sede della Fondazione Isola d’Elba, in viale Teseo Tesei al numero 12 a Portoferraio, previo appuntamento al numero +39 338 384 4558. In alternativa, è possibile digitalizzare in alta qualità le fotografie e i documenti e inviarli all'indirizzo e-mail fondazioneisoladelba@gmail.com. “Insieme – conclude l’appello della Fondazione Isola d’Elba - possiamo preservare la cultura che ha plasmato la nostra comunità”.



venerdì 5 gennaio 2024

Prende corpo la ciclovia elbana

 Approvato, in linea tecnica, il progetto esecutivo per i lavori di realizzazione del tracciato elbano della ciclovia tirrenica. Esso, che ha un importo globale pari a 17.023.416,78 euro, ha beneficiato dalla Regione di un finanziamento si 903.266,58 euro per il tratto elbano. Che è costituito da ‘Tau Engineering’ con sede legale a Milano (in qualità di mandataria), da ‘Geologica Toscana con sede legale a Poggibonsi (Si) e da Eleonora Baldi con sede legale a Follonica (Gr), (le ultime due in qualità di mandante). Si tratta di uno degli ultimi atti amministrativi adottati dagli Uffici della Biscotteria nel 2023, in quanto Portoferraio, in qualità di capofila del progetto tra i Comuni elbani, aveva partecipato all’avviso pubblico destinato ai comuni toscani per la manifestazione d’interesse finalizzata alla selezione di proposte di progettazioni di interventi finanziati da fondi di coesione europei o nazionali. A tale scopo aveva presentato, in qualità di coordinatore per l’Isola d’Elba, un progetto per la realizzazione del tratto elbano della ciclopista tirrenica. Ragion per cui, il Comune di Portoferraio si era reso di fatto, negli anni passati, promotore attivo dell’iniziativa. E tale ruolo era stato anche riconosciuto nell’ambito dell’assemblea dei sindaci elbani interessati dal tracciato (Campo nell’Elba, Capoliveri, Marciana, Porto Azzurro, Rio). Forte di tutto questo, la Regione Toscana, con decreto dirigenziale dell’Ufficio “Settore Gestione e Manutenzione del Patrimonio Immobiliare Regionale. Lavori Pubblici in Ambito Sportivo, Culturale, Scolastico” aveva elargito a Portoferraio un contributo di oltre 903mila euro, per finanziare la progettazione esecutiva del tratto elbano della ciclovia tirrenica, individuato quale tratto complessivo elbano con la sigla “TO.07”. “Ritenuto pertanto di procedere all’approvazione in linea tecnica del progetto esecutivo del tratto elbano della ciclovia tirrenica – si legge in conclusione nella determina del dirigente dell’Area 3, Servizi tecnici e al territorio della Biscotteria, Carlo Tamberi – si è provveduto ad accogliere il progetto e insieme a esso la documentazione afferente alla parte generale e la documentazione di ogni singolo Comune. Il tutto validato il 29 dicembre 2023”.


giovedì 14 settembre 2023

Premio letterario internazionale Elbsa

 

PORTOFERRAIO

Una location davvero prestigiosa, quella della 51ª edizione del Premio letterario internazionale Elba-Raffaello Brignetti 2023. La Galleria Demidoff presso la residenza di campagna di Napoleone Bonaparte a San Martino, è stato degno contenitore per una edizione che dopo mezzo secolo di esistenza si rinnova e veste gli abiti più consoni alla sua tradizione ora che intende affermarsi sempre di più nel mondo della cultura del terzo Millennio. Oltre duecento partecipanti alla premiazione, rappresentanti del mondo delle arti, della cultura, della politica insieme a varie autorità civili e militari dell’Isola. E non potevano mancare i figuranti in costume ottocentesco della Petite Armé e dell'associazione culturale Historiae che hanno fatto gli onori di casa. Hanno brillantemente condotto la serata Attilio Romita, volto storico del Tg1 e la giornalista de ‘La Nazione’, responsabile del canale del gruppo ‘Monrif Luce!’, Letizia Cini, che ha sostituito a pieni voti Nunzia De Girolamo costretta a Roma da un’improvvisa indisposizione. Mentre ad allietare la platea ci ha pensato l’attrice Gabriella Germani con le sue imitazioni. Come abbiamo già detto il protagonista della serata e ‘supervincitore’ è stato Paolo Giordano con ‘Tasmania’. Suk palco, oltre ai conduttori, gli altri due autori a cui è andato il riconoscimento: Vivian Lamarque con il suo poetico ’L’amore da vecchia’ (Mondadori) e Sebastiano Mondadori, che ha parlato del suo romanzo ’Verità di famiglia’, edito da La Nave di Teseo. Infine quattro membri della giuria del Premio, Marino Biondi, Massimo Onofri, Gino Ruozzi e Luciano Gelli. “Il Brignetti – ha detto l’autore de ‘La solitudine dei numeri primi’, il libro più venduto in Italia nel 2008 con oltre un milione di copie acquistate - è un premio letterario con una tradizione e un suo status peculiare forse legato a doppio filo alla dimensione dello scrittore. Ha inoltre un significato particolare per me che il premio venga da una giuria presieduta da Ernesto Ferrero, uno scrittore che ha un rapporto schietto con la letteratura con il quale collaboro da anni. Per me è stato ed è non solo un punto di riferimento ma una guida”. A incoronare il super-vincitore il presidente del Comitato promotore Roberto Marini con il presidente degli albergatori elbani, amico e sostenitore del ‘Brignetti’, l’ingegner Massimo De Ferrari. È da lui arrivano gli spunti che ci faranno capire quale strada intraprenderà il premio dopo la conduzione Alberto Brandani. Il primo si trova in perfetta linea con le tesi affermate in ‘Tasmania’. L’Elba da anni ha scelto essere ‘green’ volendosi contraddistinguere per la cura all’ambiente, alla natura e agli stili di vita sostenibili. Insomma divenire sempre più eco-sostenibile nella lotta all’abbattimento del Co2 in atmosfera, alla limitazione della plastica e all’uso delle energie rinnovabili, avendo già da quest’anno ricevuto apprezzabili riconoscimenti in merito. Il secondo riguarda la proposta di gestione delle due regge napoleoniche a professionisti in loco, sotto la supervisione del Polo Museale della Toscana. Il terzo è un invito rivolto ai premiati e ai personaggi del mondo dello spettacolo, perché si facciano testimonial delle bellezze e amenità dell’Isola d’Elba.

venerdì 28 luglio 2023

Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea e Pinacoteca Foresiana insieme

 C’è un’apparente contraddizione nel titolo. Se, nella loro equidistanza, le rette non si incontrano mai, l’incursione ha invece un’accezione opposta, quella di un vero e proprio scontro. E tuttavia, in questo contesto di apparente inconciliabilità dei due termini, si instaura un rapporto dialogico, uno scambio reciproco che fa dell’arte l’ideatrice di una traversata verso un nuovo punto di vista della sua storia, almeno di quella approdata all’Isola d’Elba.

Come novelle pirate, le curatrici, entrambe elbane, si sono tuffate nei depositi dei Musei in cui lavorano alla ricerca del tesoro. Il bottino raccolto è stato meticolosamente selezionato...in parallelo.
Sono stati scelti e messi in relazione artisti che hanno segnato la storia dell’arte tra la fine dell‘800 e l’inizio del ‘900 e che hanno avuto un legame con l’Elba: Vincenzo Ciardo, Antonio Ciseri, Giovanni Fattori, Edoardo Gordigiani, Llewellyn Lloyd, Plinio Nomellini, Telemaco Signorini.

In mostra venti capolavori, appartenenti sia alla collezione della Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma – il più grande museo italiano per l’arte di questo periodo – che alla collezione della Pinacoteca Foresiana di Portoferraio – il più ricco museo civico locale.

In questa isola, in un territorio che fa dell’accoglienza la sua cifra distintiva, in uno spazio unico come la cinquecentesca caserma De Laugier, il vento ha preso un’altra piega e ciò che avviene è uno scambio reciproco, un soffio di ulteriore bellezza con cui l’arte ci abbraccia.

L’iniziativa è nata dalla duplice volontà dei due enti pubblici coinvolti, che ha permesso di realizzare il progetto in piena e felice collaborazione.

La


 Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, nell’intento di perseguire la propria mission istituzionale ed in particolare quanto previsto all’art. 2 del proprio Statuto, ha deciso di intraprendere un’importante attività di valorizzazione del territorio attraverso il progetto “Incursioni Parallele” che si pone come rinnovato modello di valorizzazione delle collezioni della Galleria, la quale, operando in sinergia con i musei periferici presenti sul territorio nazionale mira a favorire un turismo più sostenibile in grado di avvicinare l’arte ai territori, rendendo così fruibili, attraverso l’esposizione negli spazi museali locali, anche opere d’arte attualmente collocate nei depositi dell’Istituto;

Il Comune di Portoferraio ha accolto la proposta con l’obiettivo di valorizzare la magnifica qualità della collezione d’arte della Pinacoteca Foresiana, donata dall’insigne letterato e cultore d’arte Mario Foresi nel lontano 1914 alla città di Portoferraio, che costituisce uno snodo fondamentale per la conoscenza della storia dell’arte, nonché un punto di partenza per la formazione culturale di intere generazioni di studenti dell’isola d’Elba.

La mostra è realizzata con i fondi del progetto “Cosmo-polis: una città accessibile” che prevede l’attuazione di una serie di interventi volti alla promozione ed al potenziamento della fruibilità del patrimonio artistico della Città di Portoferraio. Grazie a questo progetto il Comune di Portoferraio è risultato vincitore dell’Avviso pubblico per l’assegnazione del fondo per l’anno 2021 a sostegno delle piccole e medie città d’arte e dei borghi particolarmente colpiti dalla diminuzione dei flussi turistici dovuta all’epidemia di COVID-19 promosso dal Ministero dell’Interno – Dipartimento per gli affari interni e territoriali