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venerdì 31 luglio 2020

Si gira in Città "Un'estate all'Elba"

Ciak, si gira in Darsena medicea. Il motore della cinepresa è cominciato a funzionare attorno alle 10,45 di ieri, esattamente al molo Elba, di fronte a Porta a Mare. Sono le prime riprese cinematografiche di "Un'estate all'Isola d'Elba", il telefilm per la televisione tedesca Zdf che saranno trasmesse in Germania nel gennaio/febbraio 2021. La troupe si è fermata al molo Elba, proprio nel punto in cui furono registrate, nel settembre 1997, alcune scene dello sceneggiato televisivo per Rai2 "Il primo cittadino" (settembre 1997) con Tullio Solenghi. E quando il regista diceva «action» la città si doveva fermare. Però contrariamente a quanto si potrebbe pensare, non si è verificato quel disagio che comporta l'interruzione della circolazione nell'unico accesso alla Città Loreno-medicea. La fila di macchine che si formava in Darsena durava non oltre uno minuto.Merito anche degli addetti della 'Viola film' di Roma presso la quale il cast tedesco si era appoggiato per scegliere le location e gestire le fasi preparatorie delle scene previste dal copione. E non sono mancati anche i curiosi che hanno voluto riprendere alcuni momenti di posa di attori e comparse. «È una festa di colori - ha commentato Edoardo Corsi, che gestisce con il padre il ristorante "Garibaldino" che si affaccia proprio in calata - Ma anche allo stesso tempo un movimento di persone che fa vivere il nostro centro storico». Anche Antonio Zurlo, barman dello storico bar Roma di piazza Cavour la pensa alla stessa maniera: «In fin dei conti - ha commentato - si tratta soltanto di alcuni giorni e poi tutto torna alla normalità. L'importante è farsi conoscere nel continente europeo nei paesi di lingua tedesca».Dopo una ventina di minuti durante i quali è stato occupato il molo Elba, lo staff si è spostato in piazza Cavour, all'inizio di via Cavalieri di Vittorio Veneto. Daniele Sandolo, titolare del negozio 'Punto e virgola' si è affacciato sulla soglia della bottega per assistere a questo spettacolo. «È un evento - ha ammesso - che depone a favore della nostra città, sperando in una sua rinascita. Ma poteva essere prevista una cosa del genere in bassa stagione e non ora».«In verità - ha puntualizzato Claudio Della Lucia responsabile della Gat a cui la Viola film si era appoggiata - il periodo delle registrazione era previsto per aprile/maggio. Tutto sarebbe andato nel verso giusto se non ci fosse stato il Covid-19 che ha sconvolto i piani. Comunque sia, questa è la prima produzione cinematografica che riparte dopo le norme delle fine di giugno di quest'anno. E' circa un anno che lavoriamo al progetto. Abbiamo fornito le guide per accompagnare gli scenografi a scegliere le location. Ora stiamo supportando l'organizzazione e la logistica».«Questa poteva trasformarsi in un'occasione assai appetibile per la nostra amministrazione comunale - ha aggiunto Sandolo - per abbellire il nostro centro storico. Bisogna renderlo appetibile per richiamare turisti e trasformarlo in una chicca, sia dal punto di vista del decoro urbano, sia per le condizioni generali in cui versano alcune vie interne. Senza poi far riferimento al pendolino Chicchero da San Giovanni in Darsena, sempre sbandierato dagli amministratori e mai decollato come tutti si sarebbero aspettato. Se la Città medicea, nell'immaginario collettivo, rappresenta questo richiamo, abbelliamola ancora - conclude - e salviamola dal degrado».Oggi la troupe si sposterà al centro De Laugier e in Salita Napoleone; per passare poi alla villa de' Mulini -

lunedì 27 luglio 2020

Un impainto termale a Cavo

Da oggi gli uffici comunali potranno redigere il bando per la concessione dell'uso delle acque termali di Cavo, grazie all'adozione della variante urbanistica votata, ieri pomeriggio, dalla maggioranza e dal consigliere di ViviRio(i due consiglieri di Terra Nostra hanno votato contro). La localizzazione delle strutture è compresa tra Le Paffe e San Bennato, a Cavo. Lo ha annunciato lo stesso sindaco Marco Corsini durante i lavori della seduta, aggiungendo che la giunta è disponibile ad accogliere eventuali proposte alternative all'individuazione del sito dove dovrebbe andare a sorgere la struttura termale.«È da tanto tempo - ha aggiunto il primo cittadino - che si parla di terme a Cavo. L'attesa è diventata messianica per un territorio da una parte compresso dal Pit e dall'altra dal parco nazionale. In tutto questo periodo si sono avvicendate ipotesi le più fantasiose come quella di realizzare un centro termale a Cala Seregola, solo da poco tempo è passato al Comune. Noi invece siamo dell'opinione che il centro debba essere realizzato a Cavo, come abbiamo scritto nel nostro programma elettorale. E pensare invece per Cala Seregola un opportuno piano di sviluppo e riutilizzazione delle volumetrie esistenti».Corsini è passato poi a illustrare il piano strategico che riguarda questa importante frazione balneare del Comune di Rio. «Per la prima volta rispetto al passato - ha aggiunto - disponiamo di un disegno generale di previsione urbanistica sul nostro territorio. Per la prima volta c'è un investitore privato disposto a mettere in campo ingenti risorse (si parla di cifre superiori a dieci milioni di euro) che ci appare motivato e professionalmente competente per realizzare infrastrutture che l'ente pubblico non è in grado di portare a termine».Ci sarebbero anche ricadute in termini occupazionali. Corsini cita dati che prevederebbero una presenza annuale di ospiti a Cavo di 30mila unità e in termini occupazionali da 50 a 120 addetti fissi. «Il percorso amministrativo che sarà avviato dopo l'approvazione della variante semplificata al Piano Strutturale e al regolamento urbanistico - ha proseguito il sindaco - sarà lungo e impegnativo, con negoziazioni con la Regione. La presenza di una struttura termale in questo quadrante del territorio insulare - ha concluso Corsini - sarà vitale non solo per la frazione di Cavo che rappresenta il punto dell'isola più vicino al continente, ma anche per tutta l'Elba».Al momento della votazione dei consiglieri si è resa necessaria la sospensione della seduta per un chiarimento delle procedure da rispettare tra il presidente del consiglio comunale Mattia Gemelli e il segretario a scavalco Rossano Mancusi. Al rientro in aula il capogruppo di Terra Nostra Umberto Canovaro ha dichiarato di votare contro, pur giudicando valida la proposta di realizzare il centro termale a Cavo. «Dal nostro punto di vista - ha concluso - l'amministrazione è partita con il piede sbagliato. Il nostro parere negativo è solo nel merito, ritenendo che si poteva impostare il piano in maniera diversa».