L’anno che sta
volgendo al termine è stato caratterizzato dalle più molteplici e variegate iniziative;
manifestazioni di portata regionale, se non nazionale. Le più rilevanti meritano
una menzione nel bilancio (non certo esaustivo) di quanto accaduto in questo
lasso di tempo sul nostro “scoglio”. Esse, da qualsiasi punto si guardi, hanno contraddistinto
il 2019. Dallo sport, al tempo libero, dalle iniziative culturali dal più ampio
spettro, a quelle di puro svago, alle sagre paesane, alle passeggiate
all'interno del parco promosse dall’ente, per finire con le eccellenze
eno-gastronomiche. Passiamole in rassegna, allora, quelle più rilevanti, che
sono state spalmate nel corso della primavera, dell’estate e dell’autunno 2019.
Su tutte però si distingue lei, l’Elba, che le ha ospitate, caratterizzate e
che è riuscita a dare a esse una connotazione del tutto particolare, appunto
elbana, come marchio di fabbrica. L’Isola si è presentata come un eccellente
laboratorio a cielo aperto, perfetto contenitore in grado di attirare e
attrarre sportivi, studiosi o semplici turisti per ogni singola proposta. E
questo è già di per sé importante, considerando quanto sia determinante il
terziario per l’economia elbana e valutando l’andamento del turismo nella
stagione appena conclusa in tutto il nostro Paese (in talune famose località
della Penisola che si sono avvalse più dell’Elba del contributo dei mezzi di
comunicazione di massa nazionali e no, si è parlato di un calo di presenze
anche oltre il 5 per cento). Nonostante la diminuzione di vacanzieri anche da
noi (2% in meno, secondo i dati pubblicati dall’associazione degli
albergatori), l’Elba ha tenuto rispetto alle altre stazioni turistiche. Segno
che il richiamo ha funzionato. Che l’isola è sempre appetibile per gli Italiani
e per il resto dei residenti d’Europa.
Dell’aspetto politico,
caratterizzato con il primo gennaio 2019 dalla riunificazione di due comuni
storici (Rio nell’Elba e Rio Marina) in un’unica municipalità soprannominata il
Comune di Rio, abbiamo parlato nel precedente numero dello “Scoglio”. Così come
del rinnovo delle amministrazioni comunali, anch’esso analizzato nell’ultima
pubblicazione della rivista. Resta da rimarcare la peculiarità stessa della
maggiore isola della Toscana, che ancora una volta ha dato la possibilità di
offrire la ‘location’ ideale e accogliere così diversi e disparati avvenimenti.
Che sono, ripetiamolo, nell’ambito dello sport, dell’ambiente e della cultura.
Come, per esempio, non citare l’Iron Tour Cross, unico triathlon off road a
tappe d’Italia, che quest’anno è giunto alla quinta edizione e ha visto
convergere su Capoliveri migliaia di sportivi? Senza dubbio ha rappresentato
una ghiotta occasione vacanziera da trascorrere sull’Isola d’Elba per atleti,
tecnici, accompagnatori e familiari alla fine del mese di aprile. Per non
parlare del Rallye storico Trofeo Locman che ha spento quest’anno la
trentunesima candelina e che ha salutato più di cento equipaggi impegnati nelle
varie categorie a dare il meglio di sé per mettere le mani sull’ambito premio
finale. Ma ci sono, comunque, tre eventi che hanno contrassegnato l’anno che si
chiude: le celebrazioni per il cinquecentenario della nascita del granduca di
Toscana, Cosimo I de’ Medici, il fondatore della città di Portoferraio avviate
con la precedente amministrazione e conclusasi con l’attuale, la Bit per la
prima volta all’Elba e la ripresa degli scavi archeologici alla Villa romana
delle Grotte, di cui parliamo in altra parte della rivista.
La Borsa
internazionale del turismo sportivo e benessere termale ha lasciato Montecatini
per approdare a Portoferraio. Per la Bit ecco pronta una nuova formula e nuova
sede, proprio all’Isola d’Elba, considerata il paradiso dell’outdoor. Infatti
l’Elba è la prima tra le mete di vacanza in Italia. A dirlo non siamo noi (che
potremo essere parti interessate), ma il Summer Vacation Destinations Report
2019, che indica le migliori destinazioni estive sulla base del maggior
interesse dimostrato per l’estate dai viaggiatori italiani con ricerche e
prenotazioni sul portale internazionale TripAdvisor. Dunque, un ottimo
risultato. A cornice di questo quadro si piazzano senza dubbio la cura e il
rispetto dell’ambiente. L’Elba ha imboccato la strada di voler essere sempre
più ‘plastic free’, considerando che dal mare e dal turismo l’Isola trae da
sempre cultura, tradizioni e perché no? Ricchezza. L’aspetto più rilevante è la
risposta che i giovani studenti elbani hanno dato a questo problema, fondando un
Forum e impegnandosi nel dare risposte positive a quest’invasione della
plastica nel nostro mare e in natura, nei punti più panoramici dell’isola e
lungo i percorsi di trekking organizzati dal parco nazionale. I giovani
studenti non potevano rimanere indifferenti di fronte a un pericolo così
incombente dovuto al degrado ambientale. Ed è proprio dalla regina
dell’arcipelago toscano che trae vigore la battaglia. Il tutto avviene nel
periodo in cui sono cominciate ad affiorare in superficie le prime ecoballe di
plastica (si dice che siano finiti sul fondale nei pressi di Cerboli ben 56
pacchi di rifiuti caduti da una nave da carico). Così anche l’Elba risulta
essere tra i territori italiani a intraprendere la battaglia contro la
plastica, con gli studenti in prima fila.
Infine la cultura.
L’abbiamo lasciata per ultimo, perché è un po’ come il dessert al termine di un
lauto pasto. Molteplici gli ‘happening’ che sono stati realizzati fra
presentazioni di libri, incontri con gli autori (anche di fama) nelle
biblioteche pubbliche o nelle librerie dislocate nei vari paesi isolani o
semplicemente nelle piazze, conferenze nei siti storici e nei luoghi d’arte. Il
motore immobile del meccanismo il premio letterario internazionale Raffaello
Brignetti che da due anni a questa parte ha una nuova location, l’hotel Airone.
Una citazione speciale, in questo contesto, la meritano Marciana Marina che ha
regalato serate dedicate alla poesia, cominciando con il poeta giramondo
Manrico Murzi e Marciana che ha ideato “Borgo d’arte, Festival d’arte
contemporanea”. Che altro non è che un progetto d’arte contemporanea “nato per
valorizzare – dicono gli organizzatori - comunicare e promuovere il patrimonio
culturale e naturalistico dell’antico borgo medievale di Marciana”. Per
raggiungere questo obiettivo sono stati recuperati di vecchi fondi e magazzini
in disuso al fine di trasformali in spazi espositivi. E’ un programma
finalizzato a incentivare lo scambio culturale e la tutela del territorio, a
supportare la crescita professionale di artisti elbani e no. E fatto nuovo, il
festival ha promosso e supportato ogni forma di arte contemporanea.
Da questo quadro, sia pure incompleto e sommario di ciò che
è successo all’Elba quest’anno, si evince un dato che viene riconosciuto a ogni
stagione turistica, ma che ancora una volta non ha trovato un’adeguata
soluzione: la mancanza di una regia sovra comunale che coordini fra loro i vari
eventi. Potrebbe farla la Gat, se non fosse impegnata nel discutere il contributo
di sbarco. Un argomento che sarà lasciato in eredità al 2020 che già bussa alle
porte, insieme al futuro dell’aeroporto elbano.