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sabato 30 gennaio 2021

Il fascino di Montecristo

 Fioccano fin dal primo giorno d’apertura delle prenotazioni le richieste per visitare l’isola di Montecristo. È un successo. Lo ribadisce il Parco nazionale Arcipelago Toscano, precisando che in meno di 24 ore sono stati bruciati 804 biglietti sui circa 1.800 a disposizione. Se si fa il raffronto con il 2020, il 14 gennaio, giorno d’inizio delle prenotazioni, furono venduti 639 biglietti. Il 2021 fa invece registrare un incremento del 25,8%. Montecristo si conferma come meta particolarmente ambita e il sistema di prenotazione online ormai consolidato per il terzo anno consecutivo rappresenta una modalità particolarmente efficace per promuovere le visite guidate. «La straordinaria partenza delle vendite per le escursioni – commenta Giampiero Sammuri – a Montecristo suggerisce diverse valutazioni. In primo luogo conferma lo straordinario appeal dell’Isola, ma anche l’apprezzamento per le modalità di visita proposte dal parco nazionale, grazie alla convenzione con i carabinieri forestali, gestori della riserva naturale e all’ottimo lavoro delle guide parco. Tutto questo è testimoniato dalle valutazioni dei questionari che vengono compilati dai turisti dopo la visita e sappiamo come il “passa parola”, che oggi avviene molto attraverso i social, è la migliore forma di promozione. Particolarmente significativo è il contesto in cui si colloca questo aumento di oltre il 25% rispetto allo scorso anno, infatti la vendita nel 2020 iniziò il 14 di gennaio, quando nella mente di tutti il Covid era una cosa lontanissima, un problema della Cina. Che ci sia questo deciso incremento quando siamo ancora in piena emergenza, con l’Italia multicolore, è un messaggio di grande speranza anche per tutti gli operatori che sull’arcipelago vivono di turismo». Per prenotare basta andare sul sito https: //prenotazioni. islepark. it/montecristo. La prima uscita è fissata per il 13 marzo; ultima escursione programmata per il 25 settembre, le gite sono sempre di sabato o di domenica. La prenotazione è nominativa e comporta il pagamento immediato con carta di credito sul sito di prenotazione. La visita, organizzata dal Parco nazionale in accordo e con il supporto operativo del reparto carabinieri di Follonica, prevede la partenza dal porto di Piombino e lo scalo a Porto Azzurro. In due casi (18 giugno e 10 settembre) le partenze avverranno da Porto Santo Stefano con scalo al Giglio. Ogni data del calendario consente la visita a 75 persone. Il costo dell’escursione è di 120 euro a persona (trasporto marittimo a/r, accesso all’area protetta, servizio di accompagnamento con guida). I servizi sono curati da Info Park Arcipelago Toscano contattabile componendo il numero 0565 908231. Età minima dei partecipanti 12 anni. In caso di condizioni meteo avverse saranno proposte date di recupero. Tutte le persone interessate potranno attingere a informazioni più dettagliate sulle modalità di visita, sulla tipologia di escursione, sul calendario completo e sulle regole di comportamento collegandosi al sito https: //prenotazioni. islepark. it/montecristo, sempre dedicato alle prenotazioni per visitare l’isola di Montecristo.


giovedì 28 gennaio 2021

Stop all'erosione costiera

 La giunta Zini ha approvato il progetto definitivo che prevede interventi di contrasto dell'erosione costiera nel golfo di Portoferraio. Ultimo atto amministrativo, prima che sia indetto bando di gara per l'esecuzione degli interventi per la cui realizzazione occorre uno stanziamento di quasi un milione di euro (esattamente 927.626 euro). Un iter burocratico impegnativo, iniziato nel 2016, quando l'allora amministrazione incaricò Luciano Fantoni e Mauro Ceccherelli di effettuare su questo tratto di costa un'indagine preliminare. La giunta, allora presieduta dal sindaco Mario Ferrari, era preoccupata per le conseguenze del degrado della fascia costiera comunale causato da fenomeni di dissesto idrogeologico in progressione. I professionisti avevano concluso la relazione dello studio preliminare, suggerendo di impiegare inerti stondati per il ripascimento (ghiaietto di pezzatura variabile, proveniente da cava fluviale o frantumati in mulini a martelli), grossi massi e pennelli (opere di contenimento trasversali). Il tutto era stato riportato nel programma di interventi per la mitigazione del rischio idrogeologico ed erosivo, approvato dalla giunta nel 2016 e trasmesso alla Regione Toscana. Alla fine di dicembre fu approvato con osservazioni dalla conferenza dei servizi. Da questo momento in poi si sono dovuti attendere i pareri della Soprintendenza archeologica, della Regione (settore difesa del suolo e protezione civile, della direzione ambiente e tutela della natura e del mare, dell'Arpat e della Capitaneria). Oggi si può finalmente andare avanti. Ma vediamo come si opererà secondo il progetto definitivo. Esso interverrà sulla costa bassa del golfo di Portoferraio. La quale è a elevata valenza storica e ambientale, sede di spiagge con vocazione turistico-balneare. «È soggetta - si legge nella relazione - a un drammatico arretramento, con un impatto fortemente negativo sull'ambiente costiero e sulle infrastrutture ed insediamenti che su di essa hanno sede (con due episodi di crolli rovinosi di muri storici nel biennio 2017-19)». Il progetto riguarda «la ricostituzione, il riequilibrio e la stabilizzazione della parte meridionale della costa che si affaccia sulla rada di Portoferraio, in stato di forte degrado, dovuto principalmente all'arretramento della linea di riva a causa dell'erosione costiera e delle modificazioni». Come si interverrà? Ai Magazzini, fra la spiaggia e l'approdo nautico, saranno installati pennelli realizzati in massi naturali, radicati a terra nella parte alta della spiaggia ed estesi in mare non per tutta la larghezza della spiaggia. Alla foce del fosso di Val di Piano è previsto un pennello trasversale di contrasto delle correnti longitudinali. Il tratto di spiaggia che costeggia il muro compreso tra la tenuta La Chiusa e l'hotel Fabricia si parla di una barriera radente in massi naturali. All'approdo di San Giovanni è previsto il rinforzo del pennello/molo esistente, con rifioritura della scogliera che lo costituisce con massi naturali. Dal moletto di San Giovanni alla foce del fosso del Bucine sarà versato ghiaietto da frantumazione di sasso di cava. Come pure fra la foce del Bucine e il podere San Marco. Nel tratto di raccordo con la spiaggetta dove insiste un modesto pennello sarà consolidato e migliorato ai fini del diportismo e della stabilità della spiaggetta. Perché questo intervento? Per una serie di motivi, quali la valorizzazione paesaggistica, la valorizzazione culturale e la mobilità eco-sostenibile, come la ricostruzione del Cammino della Rada, il percorso pedonale che partendo dal porto mediceo raggiunge il Castello del Volterraio.