Approvata all'unanimità dal consiglio la convenzione con Ato
Toscana Costa per la realizzazione di 15 nuove ‘Ecoisole informatizzate di
prossimità’ destinate alla raccolta dei rifiuti (spesa complessiva 886.350
euro). La Regione cofinanzierà il progetto al 47 per cento. Che corrisponde a
416.584,50 euro. Il nuovo sistema di raccolta dovrà essere avviato entro e non
oltre il 30 settembre prossimo, in modo tale da vederlo operativo entro il 31
ottobre 2020. Questo il crono programma. Ma intanto, come funziona la raccolta
in paese? Gli utenti conferiscono gli scarti nelle 12 isole ecologiche
interrate di grandi capacità. Esse sono suddivise in 6 postazioni diverse
installate ormai più di 15 anni fa. In ognuna di queste è stato collocato un
contenitore interrato della capacità di 15mila litri, destinato alla raccolta
del “rifiuto solido urbano”. Qui il cittadino inserisce in modo promiscuo e
mescolato sia il “rifiuto secco indifferenziato”, sia il “rifiuto organico”
proveniente dagli scarti di cucina. Su 4
delle 6 postazioni poi è stato
installato anche un secondo contenitore interrato della capacità di circa 7mila
litri destinato alla raccolta del “rifiuto multi materiale” (vetro, plastica e alluminio assieme). Il
tutto poi convogliato nei punti di raccolta Esa. Ma è proprio a causa di questo
miscuglio di materiale che i vantaggi per il Comune sono minimi, conferendo
solo il 17,70 % di differenziata. Ecco che Porto Azzurro ha un’ambizione.
Quella di potersi posizionare fra i comuni più ‘ricicloni’ della Regione. “E’
nostra intenzione – dice il sindaco Maurizio Papi - agire con urgenza e
intervenire prepotentemente e in modo deciso e perentorio sul territorio, per poter raggiungere in
brevissimo tempo (si pensa addirittura entro pochi mesi dalla star-up), quanto
meno il minimo di legge del 65% di frazione differenziata, anche se in realtà
l’obiettivo è piuttosto quello di superare abbondantemente tale percentuale. Ma
anche vogliamo raccogliere una frazione differenziata particolarmente pulita e
‘vendibile’ e di conseguenza ottenere ritorni significativi anche dal punto di
vista economico tali da poter finalmente centrare risultati soddisfacenti anche
in termini di riconoscimenti da parte del Conai”. Una procedura di raccolta di
resti domestici unica, almeno per ora, sull’intera Isola. “Questo è dettato
soprattutto dalle caratteristiche del nostro paese – continua il sindaco –
Porto Azzurro è un comune che a livello turistico è uno dei luoghi più
importanti dell’intero arcipelago toscano. Si tratta di un comune con circa
3.800 abitanti residenti. Essi però in estate, fra seconde case, B&B, case
in affitto, alberghi, aumentano considerevolmente, raggiungendo anche punte di
oltre il 300%. Gestire la raccolta del rifiuto in una cittadina con queste caratteristiche
e con questi importanti flussi di residenti che, a seconda dei diversi periodi
dell’anno, cambiamo in modo così importante e repentino, non è assolutamente
facile. A ciò si aggiunga il fatto che intercettare la frazione differenziata
del rifiuto, diventa ancora più difficile. Infatti attualmente il comune di
Porto Azzurro è posizionato molto in basso nella differenziata. Inaccettabile
per noi. Perché è una quota percentuale assolutamente bassa, soprattutto per
una cittadina con l’elevata vocazione turistica come quella di Porto Azzurro.
Oltre il fatto che, visto la gran parte dei turisti è formata da stranieri, si
corre l’elevato rischio di trasmettere al mondo, un’immagine di Porto Azzurro
che non intendiamo più consentire. Il servizio di 'Porta a porta’ per noi non
va bene. Seguire il calendario è troppo vincolante per gli ospiti con il
risultato di un territorio disseminato di abbandoni. Per questo - conclude Papi
- vogliamo dotarci di attrezzature, strumenti, sistemi elettronici, software e
quant’altro che permettano di rompere immediatamente ogni indugio e avviare un
sistema di raccolta più moderno, più snello e più efficace".