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domenica 9 maggio 2021

La Villa dell'agronomo ospiterà l'ecomuseo dell'agricoltura


 Il restauro alla Villa dell’Agronomo a Pianosa si può ritenere completato. Rimangono, è vero, da portare a termine alcuni interventi di piccola entità all’interno dell’edificio e manca tutto l’arredo di cui la nuova fruizione dello stabile, diventerà un Ecomuseo dell’Agricoltura di Pianosa da colonia penale a isola ricadente completamente nelle competenze del parco nazionale dell’arcipelago. Ma il programma lo si può considerato finito. “Sono molto soddisfatto del risultato conseguito – ha detto il presidente Giampiero Sammuri – del lavoro svolto fin qui dai miei collaboratori e dagli uffici dell’ente. Tutti si sono prodigati nel recuperare in toto un bene, oggi riconosciuto dalla Commissione Regionale per il Patrimonio Culturale della Regione d’interesse storico-artistico e quindi tutelato a norma di legge”. Si chiuse allora un cerchio il cui iter burocratico era iniziato nel gennaio 2004 con l’avvio delle relative pratiche, per arrivare poi al 2017 per riuscire infine a indire gara europea per il restauro della Villa. I cui cantieri furono aperti nel 2019, proprio per imbattersi nel periodo del lockdown e infine entrare decisamente nella fase 2 del Covid-19. “Il restauro della dell’Agronomo a Pianosa ha richiesto un finanziamento di un milione e 500 mila euro – ha continuato il presidente – a cui andranno aggiunto 150mila euro che saranno spesi nell’allestimento del mobilio delle stanze. Si tratta dell’investimento più grande da quando sono presidente del parco. Superiore anche a quello del castello del Volterraio e la riapertura della villa romana di Giannutri. Non nascondo che sono veramente emozionato e chi mi conosce sa che non è molto facile. È una bellissima notizia alla vigilia della riapertura a pieno della stagione turistica. Ringrazio i consiglieri del parco che hanno condiviso con me la volontà di questo investimento, il ministero dell’ambiente che ha cofinanziato l’intervento e gli uffici del parco ed in particolare l’architetto De Luca che ha seguito l’iter di tutta l’opera con competenza e dedizione”. Se tutto sarà rispettato e realizzato secondo la tabella di marcia quest’estate sarà prevista l’inaugurazione. La Casa dell'Agronomo è uno degli edifici di maggior pregio di Pianosa. Fu costruito intorno al 1850 su volontà del governo toscano con l'intenzione di realizzare la colonia penale agricola così come si rileva dai cartoncini datati 1840 e 1880 conservati presso l'archivio di stato di Livorno. Questo ruolo centrale dell’agricoltura rende ragione della sede pregevole utilizzata in passato e oggi purtroppo in cattivo stato di conservazione. L'esigenza primaria era quella di fornire le abitazioni per il personale addetto al carcere e la costruzione ebbe proprio questo scopo, così che il fabbricato fu suddiviso in quattro appartamenti, ciascuno fornito di un piccolo bagno. Proprio per queste caratteristiche – continua Sammuri – vorremmo realizzare l’Ecomuseo dell’agricoltura e anche prevedere stanze in cui sarà ripercorsa l’intera storia dell’ex Isola del Diavolo”.