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sabato 4 luglio 2020

Al via il piano antincendi boschivi 2020


Con il primo luglio inizia il periodo rischio incendi boschivi. Tra meno di 24 ore scatta il divieto di accendere qualsiasi tipo di fuoco. Lo ricorda la Regione, che ha emanato, rifacendosi al regolamento forestale in vigore in tutta la Toscana, un comunicato nel quale si legge fra l’altro che, sempre da mercoledì 1° luglio, entra in vigore l’ "Alta operatività" (si concluderà, salvo proroghe determinate dal persistere di condizioni meteo favorevoli all'innesco e alla propagazione degli incendi di bosco, il 31 agosto). Lo scopo è la prevenzione e l'estinzione delle fiamme, qualora dovessero scoppiare nella macchia mediterranea. Questo comporta che saranno attivati tutti i servizi operativi antincendi previsti dalla pianificazione in vigore per tutto questo periodo (riguarda la reperibilità, la prontezza operativa, il pattugliamento e i servizi di avvistamento). Dalle 8 del 1° luglio entrerà in attività anche il Centro Operativo Provinciale Antincendi Boschivi di Livorno e di Pisa. Che sarà operativo tutti i giorni, dalle 8 alle 20. Sarà contattabile al numero 0554383757. È anche attivo il numero 115 del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, per segnalare focolai. Al di fuori di tale orario le segnalazioni di fuochi e le richieste di intervento saranno gestite dalla Sala Operativa Unificata Permanente della Regione contattabile al numero verde 800425425. La Regione ha anche diffuso un dépliant, in cui si leggono le norme da seguire. Come, per esempio, dove è consentita l’accensione fuochi. Essa è ammessa per la cottura di cibi in bracieri e barbecue situati in abitazioni o pertinenze; nelle aree attrezzate, nel rispetto delle prescrizioni. Ma attenzione. Quando c’è vento non bruciare mai residui vegetali. Se si fa un picnic, accendere il fuoco solo nelle aree appositamente attrezzate. Non si può abbandonare i rifiuti nel bosco. Né gettare mozziconi di sigaretta dall’auto. Inoltre è vietato rinnovare il pascolo bruciandolo. La Regione ricorda poi che per gli abbruciamenti eseguiti in bosco, nelle aree assimilate e negli impianti di arboricoltura da legno è necessaria l’autorizzazione dell’ente competente sul territorio. Tutti gli abbruciamenti, in bosco e fuori dal bosco, devono essere sempre eseguiti quando la colonna di fumo sale verticalmente e con le opportune precauzioni. Devono essere limitati i materiali da bruciare in piccoli cumuli. È consigliabile utilizzare spazi ripuliti e operare in presenza di un adeguato numero di persone e mai da soli. Bisogna infine osservare la sorveglianza della zona fino al completo spegnimento dell’abbruciamento. Le sanzioni sono piuttosto elevate. Si va da 240 a oltre 2 mila euro nei periodi a rischio.

E' un successo la riapertura dei musei nazionali napoleonici dell'Elba


Buona la prima. C’era molta attesa per il giorno d’apertura, il primo luglio, delle due Regge napoleoniche, dopo il Covid-19. Ma gli esami sono stati brillantemente superati. Con successo. E anche con approvazione dei frequentatori. I Mulini hanno superato (sebbene di poco) le cinquanta unità. I frequentatori invece di San Martino sono stati 65, fra italiani e stranieri. Ieri ci si è mossi di più. In centro storico una sessantina; contro invece i 72 di San Martino, considerando che le aperture sono alternate fra la mattina e il pomeriggio. Cioè, quando si può accedere alle stanze che hanno ospitato l’Imperatore al mattino, esse non sono visitabili il pomeriggio e viceversa. Sempre a causa della penuria di custodi.
Calendario dunque dettato dalla carenza di personale e in più, quest’anno, dalle norme da seguire in clima anti pandemia. Comunque sia, San Martino si è confermato il museo più appetibile per chi ama conoscere i luoghi frequentati dal Grande Corso. E ieri, anche noi mischiati a un gruppo di italiani che avevano precedentemente prenotato, ci siamo introdotti, naturalmente muniti di mascherina, nella residenza rustica di campagna di Bonaparte. Cartelli e frecce posizionati nei punti chiavi accompagnano il visitatore sull’itinerario da ricoprire, mentre un custode, a ogni passaggio di gruppi formanti da ventiquattro persone, ripulisce i cartelli e gli scorri-mani o i tavoli dove si appoggiano gli effetti personali. Sotto il portico, prima di entrare nella biglietteria, ci misura la temperatura corporea. A tre per volte si accede alla cassa (costo: cinque euro, ridotto due; non sono biglietti cumulativi come erano in vigore fino allo scorso anno). Non prima però di essersi lavate le mani. Da questo luogo si può accedere alla parte superiore della residenza; ci raccomandano il distanziamento. Solo a questo punto si può iniziare la visita delle stanze. Non c’è calca. Non c’è vocìo di gruppi assembrati all’esterno che attendono di entrare anche loro. Abbiamo circa cinquanta minuti di tempo per ammirare gli ambienti, le stampe, i quadri, il corredo che l’Esule volle portare nella sua abitazione privata di campagna. Tutto in assoluta calma. Si scende dalla parte della terrazza, per scorgere i lavori avviati dal Polo Museale della Toscana per impermeabilizzare la pavimentazione che fa da copertura alla Galleria Demidoff, sotto i nostri piedi.
La visita continua in questi ambienti voluti dal principe russo per terminare laddove, negli anni precedenti, si entrava, avendo davanti a noi il viale alberato che porta in fondo alla strada. Tempo impiegato, cinquantadue minuti. Usciamo e già un altro gruppo di persone è fuori del cancello che attende il momento di entrare. «I turisti apprezzano questo metodo – ci dice la nostra guida –. C’è più ordine: seguiamo un metodo e nessuno protesta quando lo sottoponiamo alla misurazione della temperatura, prima di concedergli la visita all’interno delle stanze del museo». Le prenotazione avvengono attraverso il numero 0565 915846 per i Mulini (fino al massimo di 50 persone). Gli orari sono: lunedì dalle 14 alle 18,30; mercoledì dalle 9 alle 13,30; giovedì dalle 14 alle 18,30; venerdì dalle 9 alle 13,30, sabato dalle 9 alle 13,30 e domenica dalle 9 alle 13,30. Martedì riposo. San Martino è chiuso il lunedì; le prenotazioni allo 0565 914688. Martedì dalle 9 alle 13,30, mercoledì 14-18,30, giovedì 9-13,30, venerdì 14-18,30, sabato dalle 9 alle 13,30 e domenica dalle 9 alle 13,30.