Mi sono riscaldato
al tuo fuoco
attratto da mille lingue
instabili, cangianti
eppure così eterne,
perso dietro ad una miriade
di scintille alle quali,
da bambino, affidavo
i miei sogni.
Ho respirato
il fumo dei ceppi accesi:
era un secolo
che non lo gustavo così.
Nessun commento:
Posta un commento