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mercoledì 17 settembre 2025

Rio Elba, dov'era Grassera?

 


Sono dieci gli esperti dell'Università degli Studi di Siena che dal 15 settembre fino al 10 ottobre saranno ospitati, su iniziativa dell'amministrazione comunale, presso la Diaconia o Casa Valdese di Rio Marina, per effettuare "attività tecnico-scientifiche, culturali, di ricerca, valorizzazione e formazione nell’ambito dello studio, tutela, conservazione e promozione del patrimonio culturale (beni archeologici, arche-minerari e archivistici), per lo sviluppo di attività di formazione e divulgazione ad essi riferite nel territorio del comune di Rio”. È quanto si legge nelle determina del dirigente del Servizio Cultura e Sviluppo locale del Comune di Rio, Annamaria Agarini. Per essere più precisi e circostanziali, gli studiosi effettueranno dei sopralluoghi e delle indagini su Monte Serra e Monte Strega sul versante Nord-Est dell’Isola. Saranno condotte indagini geofisiche complesse e integrate. “Esse non si baseranno – come si legge nell’atto amministrativo - su una singola tecnica, ma sulla combinazione di più metodologie geofisiche e no, come l'analisi di dati geofisici (a esempio, sismici, elettrici o magnetici) e altri dati geologici o geognostici (come le prove penetrometriche o i sondaggi) per ottenere un quadro più completo e dettagliato del sottosuolo”. Cosa si va a cercare su questi due monti? Presumibilmente i villaggi medievali di Rio e Grassera che erano situati sulle pendici meridionali di queste alture. Tutti i documenti in archivio e le cronache locali attestano la loro esistenza. Ma da quando il pirata Dragut rase al suolo nel 1534 Grassera si sono perse le tracce degli insediamenti abitativi. All’epoca essi sovrastavano i ricchi giacimenti di minerale che si estendono lungo la costa orientale dell’isola. Entrambi i villaggi prosperarono grazie all’estrazione della vena di ferro e nella loro storia ebbero un’importanza fondamentale le vicende delle miniere e del controllo sulle attività estrattive, Si tratterebbe, dunque, di colmerebbe una lacuna di quasi mezzo secolo; stabilire e individuare esattamente la locazione dei due villaggi medievali. Ma il compito degli esperti non si esaurirà qui. I professionisti revisioneranno anche i materiali che attualmente sono conservati nel magazzino al piano interrato del Museo archeologico di Rio nell’Elba. L’amministrazione comunale s’impegna a versate cinquemila e 350 euro alla Diaconia di Rio Marina per il servizio offerto.