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lunedì 15 giugno 2020

Riprendono le indagini digitali sulla Pieve di San Giovanni


Sono riprese le indagini digitali alla pieve di San Giovanni, nel quadro della campagna di rilievi condotta dall’università La Sapienza di Roma e promossa dalle associazioni culturali ‘Le Macinelle’ e ‘La Torre’, con il patrocinio del Comune. E visita al sito del sindaco Davide Montauti, accompagnato dall’assessora alla Cultura Chiara Paolini, con relativa foto postata sul profilo del primo cittadino. I rilievi elettronici erano stati interrotti quest’inverno, sia nel rispetto delle norme suggerite dal governo per il Covid-19, sia perché un terrapieno ostruiva e impediva i sondaggi del terreno e una fitta vegetazione spontanea rendeva praticamente impossibile effettuare le singole operazioni. Volontari delle Macinelle e della Torre, da sempre sostenitori dell’iniziativa, hanno ripulito, concluso il lockdown, l’ambiente permettendo in questa maniera che si potessero riprendere i test in programma. Stiamo parlando del programma realizzato da Tommaso Empler, docente del DSDRA (Dipartimento di Storia, Disegno e Restauro dell’Architettura dell’Università la Sapienza di Roma) sul versante occidentale dell’Elba. Empler, assieme col suo team di ricerca, sta conducendo una ricerca il cui obiettivo è mappare, rilevare, ricostruire e divulgare le emergenze archeologiche e architettoniche presenti nell’area del granito isolano. Per cui interessati sono i Comuni di Campo nell’Elba e di Marciana. La ricerca che si sta conducendo alla pieve di San Giovanni rientra nel progetto “L’Information and Communication Technology (ICT) per lo studio e la valorizzazione delle preesistenze storico-archeologiche nel versante occidentale dell’Isola d’Elba”. Il gruppo di ricerca guidato da Tommaso Empler è formato da Fabio Quici, Adriana Caldarone, Alexandra Fusinetti e Maria Laura Rossi del DSDR della Sapienza. Sul sito Fb del Laboratorio di Studi Visuali e Digitali è possibile visionare alcune pillole effettuate con il drone dagli studenti della Sapienza relative alla pieve di San Giovanni, a quella di San Lorenzo di Poggio e infine San Niccolò a San Piero. Sono immagini che restituiscono le emergenze architettoniche elbane finora mai viste da questa prospettica. “Il professor Empler – ha detto al giornale Giorgio Giusti, presidente dell’associazione La Torre – è interessato alle chiese cinquecentesche fortificate. Siamo soltanto agli inizi della campagna di studi con tecnologie nuovissime ed elettroniche che non prevedono affatto scavi e dissotterramenti per studiare scientificamente il sito. Ciò che sta conducendo l’equipe di Empler – continua il presidente – è un contributo che diffonde le bellezze artistiche del nostro paese. La ricerca che il Dipartimento di Storia, Disegno e Restauro contribuirà a diffondere la pieve di San Giovanni, Campo nell’Elba e di converso anche l'Isola, facendoli conoscere maggiormente a un pubblico sempre più vasto.  E in occasione della prossima festività di San Giovanni – conclude Giorgio Giusti – vogliamo illuminare con faretti la nostra Torre per simboleggiare il fuoco che i nostri avi accendevano in questa ricorrenza religiosa”.

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