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lunedì 27 luglio 2020

Un impainto termale a Cavo

Da oggi gli uffici comunali potranno redigere il bando per la concessione dell'uso delle acque termali di Cavo, grazie all'adozione della variante urbanistica votata, ieri pomeriggio, dalla maggioranza e dal consigliere di ViviRio(i due consiglieri di Terra Nostra hanno votato contro). La localizzazione delle strutture è compresa tra Le Paffe e San Bennato, a Cavo. Lo ha annunciato lo stesso sindaco Marco Corsini durante i lavori della seduta, aggiungendo che la giunta è disponibile ad accogliere eventuali proposte alternative all'individuazione del sito dove dovrebbe andare a sorgere la struttura termale.«È da tanto tempo - ha aggiunto il primo cittadino - che si parla di terme a Cavo. L'attesa è diventata messianica per un territorio da una parte compresso dal Pit e dall'altra dal parco nazionale. In tutto questo periodo si sono avvicendate ipotesi le più fantasiose come quella di realizzare un centro termale a Cala Seregola, solo da poco tempo è passato al Comune. Noi invece siamo dell'opinione che il centro debba essere realizzato a Cavo, come abbiamo scritto nel nostro programma elettorale. E pensare invece per Cala Seregola un opportuno piano di sviluppo e riutilizzazione delle volumetrie esistenti».Corsini è passato poi a illustrare il piano strategico che riguarda questa importante frazione balneare del Comune di Rio. «Per la prima volta rispetto al passato - ha aggiunto - disponiamo di un disegno generale di previsione urbanistica sul nostro territorio. Per la prima volta c'è un investitore privato disposto a mettere in campo ingenti risorse (si parla di cifre superiori a dieci milioni di euro) che ci appare motivato e professionalmente competente per realizzare infrastrutture che l'ente pubblico non è in grado di portare a termine».Ci sarebbero anche ricadute in termini occupazionali. Corsini cita dati che prevederebbero una presenza annuale di ospiti a Cavo di 30mila unità e in termini occupazionali da 50 a 120 addetti fissi. «Il percorso amministrativo che sarà avviato dopo l'approvazione della variante semplificata al Piano Strutturale e al regolamento urbanistico - ha proseguito il sindaco - sarà lungo e impegnativo, con negoziazioni con la Regione. La presenza di una struttura termale in questo quadrante del territorio insulare - ha concluso Corsini - sarà vitale non solo per la frazione di Cavo che rappresenta il punto dell'isola più vicino al continente, ma anche per tutta l'Elba».Al momento della votazione dei consiglieri si è resa necessaria la sospensione della seduta per un chiarimento delle procedure da rispettare tra il presidente del consiglio comunale Mattia Gemelli e il segretario a scavalco Rossano Mancusi. Al rientro in aula il capogruppo di Terra Nostra Umberto Canovaro ha dichiarato di votare contro, pur giudicando valida la proposta di realizzare il centro termale a Cavo. «Dal nostro punto di vista - ha concluso - l'amministrazione è partita con il piede sbagliato. Il nostro parere negativo è solo nel merito, ritenendo che si poteva impostare il piano in maniera diversa».

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