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sabato 10 giugno 2023

Cambiamenti climatici, all’Elba uno dei punti più caldi del Mediterraneo

 


 In
Italia il mare è sempre più caldo. I cambiamenti climatici e il riscaldamento globale hanno ricadute su animali e vegetazione, tanto da mettere in pericolo alghe, pesci, coralli. Tra le aree più esposte, con temperature che arrivano a toccare fino a due gradi in più, l'Isola d'Elba rappresenta un vero e proprio hotspot del Mediterraneo (insieme con Portofino). A disegnare questo quadro 'climatico' ci pensa Greenpeace Italia, con un nuovo rapporto dedicato al progetto 'Mare caldo'. Si tratta di un progetto arrivato alla terza pubblicazione - condotta dalle ricercatrici del dipartimento di scienze della Terra, dell'ambiente e della vita (Distav) dell'università di Genova - per monitorare gli impatti della crisi climatica sui mari italiani.

Nei primi tre anni del progetto - spiega Greenpeace - sono stati analizzati oltre un milione di dati di temperatura in nove aree di studio, dove sono stati osservati diversi periodi particolarmente caldi. Le analisi dei dati relativi ai monitoraggi biologici, condotti in sette aree di studio, hanno evidenziato vari segnali riconducibili agli effetti del riscaldamento globale, oltre a cambiamenti "con ogni probabilità irreversibili". Tra giugno e settembre 2022 all'Isola d'Elba e nell'area marina protetta di Portofino sono state registrate "anomalie termiche fino a 2 gradi in più a 10-15 metri di profondità rispetto alle medie mensili degli anni precedenti". Nelle aree monitorate sono stati osservati "segni di sbiancamento e necrosi in varie specie come le gorgonie, la madrepora Cladocora caespitosa e le alghe corallinacee incrostanti, attribuibili al riscaldamento delle acque".

Poi, sempre all'Isola d'Elba e nell'area marina protetta di Capo Carbonara, si sono osservati "i maggiori impatti sulle gorgonie". In particolare a Capo Carbonara "il 50% delle colonie di gorgonie rosse hanno mostrato segni di necrosi"; e all'Isola d'Elba è "aumentata la frequenza di mortalità della madrepora Cladocora caespitosa". Inoltre sia a Capo Carbonara che a Torre Guaceto "i segni di sbancamento delle alghe corallinacee incrostanti hanno raggiunto rispettivamente percentuali preoccupanti del 65% e del 45%". Sul versante Adriatico, nell'area marina protetta di Miramare a Trieste sono stati registrati eventi "di moria di massa del mollusco bivalve Pinna nobilis". Mentre nelle aree marine protette più meridionali è stato registrato "il maggior numero di specie termofile (adattate ad acque calde), il cui potenziale aumento, unito alla diffusione di specie aliene, potrebbe portare a un impoverimento delle comunità autoctone".

"L'aumento delle temperature sta causando drammatici cambiamenti nella biodiversità marina - osserva Monica Montefalcone, ricercatrice del Seascape ecology lab del Distav - dalla scomparsa delle specie più sensibili caratteristiche del nostro mare all'invasione di altre, spesso aliene, che meglio si adattano a un mare sempre più caldo". Il mare è l'anima dell'Isola d'Elba, e a questo si ispira Seif, il festival organizzato dalla Fondazione Acqua dell'Elba, in programma dal 30 giugno al 2 luglio a Marciana Marina. Dall'economia ai cambiamenti climatici all'arte e alla cultura, Seif (Sea essence international festival) - giunto alla quinta edizione - quest'anno è dedicato sì alla salvaguardia e alla valorizzazione del mare e della sua essenza ma con una luce accesa sulle 'transizioni' e sulla necessità di integrare la transizione ecologica con nuovi equilibri ambientali, economici e sociali. "E' più che mai urgente evolvere sotto ogni punto di vista, sociale, economico e ambientale - osserva il presidente della Fondazione Acqua dell'Elba, Fabio Murzi - per valorizzare e proteggere l'ecosistema marino, e per raggiungere il prima possibile gli obiettivi di sostenibilità fissati dall'Agenda 2030". 

sabato 28 gennaio 2023

La Svizzera preferisce Porto Azzurro

 Il comitato organizzatore e gli stessi visitatori della 19° edizione del "Salone Internazionale Svizzero delle Vacanze" che si è tenuta recentemente a Lugano hanno indicato, attraverso un sondaggio, fra alcune destinazioni che possono rappresentare, in vista della prossima stagione turistica, un valore aggiunto sia per l'offerta turistica, sia per l'indiscussa bellezza, il paese di Porto Azzurro ubicato sulla maggiore isola della Toscana. "Il nostro paese è stato individuato quale 'destinazione Special Guest' alla edizione 2023 del Salone Internazionale Svizzero delle Vacanze, dal momento che il comune possiede tutte le caratteristiche che i turisti svizzeri ricercano". Ne ha dato notizia ai consiglieri comunali nelle comunicazioni lo stesso sindaco Maurizio Papi nell'ultima assemblea che si è tenuta in municipio. Che ha proseguito: "Per noi è motivo di orgoglio apprendere la notizia dall'ente organizzatore di uno dei più importanti appuntamenti turistici internazionali. Questo significa che abbiamo lavorato bene e il riconoscimento ci premia ». Il Salone Internazionale Svizzero delle Vacanze è un avvenimento importante in quanto rappresenta il mondo del mondo del turismo a 360°. Oltre a favorire la domanda e l'offerta del turismo, favorisce di gran lunga anche appuntamenti imprenditori internazionali e operatori del turismo italiano, del settore congressuale e dei viaggi di lusso. "Credo che un ruolo determinante – continua il primo cittadino di Porto Azzurro – sia stato ricoperto dalla constatazione che il nostro centro storico, ma anche le altre località siano state trovate pulite, ordinate, con il verde pubblico ben tenuto e senza spazzatura in giro. Questo ce la dice lunga e ci premia per l'attenzione che poniamo al decoro e all'arredo urbano". Un riconoscimento attribuito all'amministrazione per quello che ha fatto finora. "Non me lo sarei aspettato dalla Svizzera, dato che non abbiamo frequentazioni provenienti da questa nazione – ha convulso il sindaco – visto che abbiamo un turismo balneare e da diporto. Ma è indubbio che il riconoscimento non farà altro che stringere ulteriormente rapporti con la popolazione elvetica. Non è poi tanto male ciò che abbiamo fatto".

domenica 8 gennaio 2023

Tra eros e thanatos, che anno sarà il 2023?

Eros e morte. Sono l’essenza della vita dell’uomo su questa Terra. Ma mai, come in questo periodo, l’anno che si è appena concluso e quello che è iniziato da poco, questo concetto lo si è potuto verificare a pieno. È l’eterna sfida umana, quella che si affaccia alla nostra corteccia celebrare la mattina, quando apriamo gli occhi e prendiamo coscienza della realtà che ci sta di fronte e che ci tartassa la mente la sera, quando ci adagiamo sul letto per chiudere la giornata. E mai, sempre come in questo periodo, thanatos pare che abbia il sopravvento con eros, intendendo con questo termine tutto ciò che è contrapposto al desiderio di annientare, di uccidere se stesso in primis e a catena tutto quello che l’uomo di bello e propositivo ha realizzato un questo frangente. Sono i due paradigmi che hanno coniugato (ma che coniugano tuttavia) la nostra esistenza in questo primo ventennio del Terzio Millennio. Semplicisticamente potremo dire la perenne battaglia del Bene contro il Male, dell’arcangelo Gabriele armato di spada e messo da Dio a difendere le anime perché non si perdano, perché non siano scaraventate agli Inferi e le loro azioni messe in condizioni di non essere produttive. Sono momenti storici i nostri; credo che tutti ne abbiano piena coscienza, ma che fatica viverli da persone coscienti di attraversare questa unicità dei tempi. Controsensi e contraddizioni sono all’ordine del giorno. Prendiamo il trapasso a miglior vita del Papa Emerito che, sembra avvenuto apposta, ha chiuso il 2022. Se ne sono dette e se ne sta ancora dicendo di cotte e crude dei Papi, per la prima volta dopo settecentoventotto anni (dopo il ‘gran rifiuto’ di Celestino V) due Vicari di Cristo viventi sul soglio di Pietro. Ma era proprio indispensabile assistere a questo dileggio? A chi è andato a favore? E chi ne ha tratto svantaggio? Con il Papa tedesco, il primo nella storia di questa nazione, è mancata anche la più longeva Regina del Regno Unito. E anche in questo caso non è mancato di farsi sentire thanatos, con il suo mefitico alito. Si sono appena spenti i riflettori sulla competizione dei mondiali di calcio in Qatar per mostrare fino a che punto la corruzione possa intorpidire e alienare gli animi umani, costringendoli a una servitù ricattatoria, completamente alle dipendenze dei possessori di vitelli d’oro. I nuovi signori del Mondo. E poi, infine, c’è la guerra, scoppiata per un diritto di espansione territoriale appartenenti all’Ottocento. Il quale, per essere rispettato e garantito da chi ha scatenato il conflitto e si sente dalla parte della Ragione, passa sopra alla vita di donne, uomini anziani e vecchi. E dato che parliamo della guerra, come non rimanere insensibili alle migliaia di africani che si lasciano convincere a lasciare la loro terra d’origine per cercare nuove frontiere nel Nord del Pianeta. Assistiamo a un processo inverso di quello che accade nell’Ottocento quando l’Europa si riversò in Africa a deliziarsi di colonia e alla ricerca di materie prime da sfruttare a bassissimo costo. La pariglia ci è restituita adesso. Na chi ci guadagna da tutto questo? Esiste un piano strategico che mira a mettere fuori gioco l’Europa, proprio nel momento in cui si stava attrezzando e faticosamente prendeva sempre più consistenza la nascita degli Stati Uniti d’Europa? A chi faceva paura e che non voleva che il progetto si stesse realizzando, continuando a mandare i profughi sulla Penisola-ponte sul Mediterraneo che è l’Italia? Ma da quali guerre fuggono? O ci sono altre ragioni che in questo momento mi sfuggono? Ma al di là di tutto le considerazione che in questo momento mi premono ne voglio fare una. Riguarda l’Organizzazione delle Nazioni Unite. Ma è mai possibile che di fronte a un esodo di questa portata da Sud del Pianeta al Nord essa non abbia fatto niente e che non si sia fatta sentire con posizioni certe e sicure al di sopra degli Stati Nazionali? Un organismo internazionale come l’Onu avrebbe dovuto prendere posizione invece di lasciare che le cose vadano per la loro direzione sulla guerra scoppiata in Ucraina. Mi ricordo che quando successe un fatto simile l’ONU con i famosi Berretti Verdi era presente in Medio Oriente, quando scoppiò la guerra tra Israele e i Palestinesi. Non dico di avere una Polizia mondiale, ma un soggetto dotato di potere e di influenza tali che possa dare la stura a comportamenti corretti e sancire i diritti alle persone più deboli, senza che queste vengano sistematicamente sopraffatti. Un Pater familias mondiale dotato di mezzi e condizioni da fermare la barbarie, quando essa si affaccia sul proscenio della Storia. E la mente corre subito a papa Leone Magno che sul suo cavallo bianco (come lo ritrasse Raffaello) si presento davanti ad Attila e alle orde barbaresche degli Unni riuscendo con la sua sola presenza a fermare l’invasore salvando l’Italia centro-meridionale da devastazioni e saccheggi. Ma proprio quando sembra che l’umanità venga schiacciata da thanatos essa ha la forza interiore di risollevarsi e risorgere. È questa la storia che noi consociamo. È questo ciò che ci auguriamo.


mercoledì 4 gennaio 2023

L'agenda 2023 dei sindaci elbani

 Le elezioni, quelle tenutesi nel 2022 e quelle invece imminenti o nel prossimo futuro, sono il banco di prova per le attuali amministrazioni elbani. Com’è accaduto per Porto Azzurro, Campo nell’Elba e Marciana Marina. O come accadrà presto nel Comune di Rio (il consiglio si rinnoverà nella prossima primavera) o tra un anno, come a Portoferraio. “È fuori discussione – esordisce Maurizio Papi, sindaco di Porto Azzurro – che l’evento più importante per me è stata la mia rielezione. E di essere accompagnato da persone che stimo e in cui credo. L’agenda del 2023? Sanità, benessere e istruzione: ecco i capisaldi del nostro programma di lavoro. Lavoreremo tutti insieme per il conseguimento del bene comune della nostra comunità”. “Del 2022 salvo più di un risultato – dice Davide Montauti, sindaco di Campo nell’Elba - Il primo è l’aver rinnovato il mio mandato consolidando un risultato di oltre il 70% del consenso. Un attestato di fiducia da parte della mia Comunità del quale vado orgoglioso. Vado fiero del riconoscimento del Ministero della Cultura come bene storico artistico per Capo Poro. Altri risultati positivi gli interventi di manutenzione del territorio sia per ciò che riguarda i lavori pubblici sia la messa in sicurezza del territorio. Aver messo Pianosa al centro dell'attenzione con il "Pianosa Rebirth" partecipando al bando del Pnrr sui borghi abbandonati è stato un obiettivo importante. Non abbiamo vinto ma il ritorno mediatico e di immagine è stato ben oltre le nostre aspettative. Aver iniziato i lavori per il centro sportivo del Sighello è un'altra soddisfazione: Per il 2023 puntiamo a tutti gli interventi che guardano alla sostenibilità e alla protezione del nostro ambiente e alla nostra cultura. In particolare il rischio idrogeologico e il sistema fognario. Sono priorità imprescindibili. Porteremo avanti i progetti finanziati con i fondi per le isole minori, in particolare quello sulla mobilità sostenibile con collegamenti con pulmini elettrici. Credo sia fondamentale consolidare progetti in grado di gettare fondamenta innovative e sostenibili così da creare opportunità per le nuove generazioni”. Anche Gabriella Allori, sindaca di Marciana Marina, non nasconde la sua soddisfazione nella sua riconferma alla guida del paese e si reputa contenta nell’aver centrato l’obiettivo delle assunzione al municipio. Per il 2023 si ripromette di riqualificare il ponte della Soda, le ristrutturazioni della palazzina di via Moro, della facciata dell’edificio con il monumento ai caduti in piazza della Vittoria, del polo scolastico con la sostituzione degli infissi e l’intervento sull’illuminazione pubblica. “Siamo allo step finale – aggiunge – per il passaggio di proprietà della Torre al Comune. Ma il 2023 vedrà anche gli incarichi sul moto ondoso nel porto e sulla riqualificazione del lungomare”. “L’anno che si è appena concluso – interviene Marco Corsini, sindaco del Comune di Rio – è stato caratterizzato da un progetto complessivo di riqualificazione di Rio nell’Elba dal punto di vista strutturale, ma anche culturale e turistico. Mi riferisco ai Giardinetti pubblici del Gitto, la terrazza del Barcocaio, e poi il museo archeologico che ha più che raddoppiato il numero dei visitatori grazie alle mostre e alle presentazioni di libri, senza dimenticare il campo di padel. Si è trattato di un grande rilancio culturale del paese e della sua valorizzazione. Il 2023? Ci saranno le elezioni, ma prima vedremo la riapertura della strada del Piano dopo decenni che era chiusa e la riqualificazione degli Spiazzi. Abbiamo cercato di dare dignità al nostro territorio”. Per Angelo Zini, sindaco di Portoferraio che avrà le elezioni nella primavera del 2024, la circostanza da incorniciare del 2022 è di ordine morale. “La cosa che mi ha dato maggior piacere – afferma – è quella di essere tornate a riprendere le interazioni sociali, dopo le restrizioni Covid, pur avendo la consapevolezza che non siamo definitivamente fuori dalla pandemia. Solidarietà, coesione e pace sono i nostri punti fermi. Nel 2023 ci impegneremo per la realizzazione del polo scolastico e il riconoscimento della continuità territoriale”. Per il sindaco di Marciana, Simone Barbi l’opera più significativa del 2022 è stata l’ultimazione della piazza di Poggio con annessa riqualificazione e aumento della zona pedonale. “Per il 2023 – dice - puntiamo al restauro della Fortezza Pisana, alla sopraelevazione del parcheggio a Marciana, alla pavimentazione del parcheggio a Pomonte. Verso la fine del 2023 vorremmo riqualificare la zona a mare a Sant'Andrea e riqualificare Guatella a Marciana, il centro di educazione ambientale a Pomonte e avvio della rotatoria a Proccho”. “La più grande soddisfazione provata nel 2022 – dichiara Walter Montagna, sindaco di Capoliveri – è la tenuta del paese e dell’Elba nel turismo. Per il 2023 opereremo – conclede – per soddisfare ai bisogni e alle esigenze dei nostri cittadini”.


mercoledì 21 dicembre 2022

Comune di Rio, la maggioranza si divide sul porto turistico

 La maggioranza si spacca, nell’ultimo consiglio comunale, sulla mozione presentata dal gruppo dell’opposizione Terra Nostra riguardo al porto turistico di Rio Marina e ai Voltoni. Solo quattro assessori (compreso anche il sindaco) votano contro la mozione di sospensione del procedimento avviato dall'amministrazione per un progetto di project financing con cui si affida a un privato la realizzazione della gestione dello specchio acqueo. Tre consiglieri di maggioranza (Simona Cignoni, Manuela Chiros e Rossana Braschi) hanno votato invece con i quattro consiglieri d’opposizione, mentre Mattia Gemelli, presidente del consiglio si è astenuto. Una mozione che, se da un lato si presenta in un momento in cui la procedura dell'iter amministrativo relativo al porto turistico è di fatto sospesa per richiesta di chiarimento dell’Autorità portuale, tuttavia essa ha un peso politico nel prosieguo della legislatura retta da Marco Corsini. Il quale, per la prima volta nella sua storia, si trova in minoranza. Quindi la realizzazione del porto turistico a Rio Marina e la sua conseguente gestione diventano la chiave di volta per l’attuale giunta riese, partendo anche dal fatto che già una precedente maggioranza è stata messa nelle condizioni di dimettersi proprio su questo specifico argomento. E un paese vicino a Rio Marina, Porto Azzurro, ha vissuto una situazione similare, determinando la fine politica di quell’esecutivo. Uno stop, dunque, fino al momento in cui il “consiglio non venga nuovamente interessato da una comunicazione che chiarisca i dubbi e dia risposte ai quesiti sollevati sia dall’Autorità Portuale, sia da coloro che contestano l’iter procedurale amministrativo”, è quanto si legge nella mozione. C’è soddisfazione fra gli scranni dell'opposizione per il voto in aula. La quale dichiara: “La maggioranza dei consiglieri ha compreso la necessità di considerare meglio e approfondire le forti problematiche che riguardano il futuro prossimo di Rio Marina e del suo porto. La concessione per trent’anni in project financing a un privato, il valore ritenuto esiguo dell’atto di concessione e altri risvolti procedurali non hanno convinto i consiglieri riesi, che hanno votato compatti sul documento, evidentemente preoccupati per le sorti del porto e confortati nel voler tutelare al meglio gli interessi della comunità”. Ma Marco Corsini è pronto a offrire tutte le delucidazioni e le informazioni richieste, spinto com’è dalla convinzione di agire nel pieno rispetto delle norme giuridiche e per il bene della comunità. E annuncia di sporgere querela nei confronti di un blog e del suo amministratore per via di una frase. Eccola; “Se c’è compra, c’è chi vende”, alludendo a un reato di corruzione. E galeotto è stata una sua partecipazione a una cena in un ristorante del luogo, in cui fra gli invitati c’erano anche gli interessati alla gestione dello specchio acqueo. “La mia onorabilità – conclude – va difesa”.

domenica 11 dicembre 2022

Patto per il diritto allo studio

 

Un Patto, quello elaborato dal Forun Giovanile dell’Elba e sostenuto dagli studenti dell’Isis Foresi, per il diritto allo studio (secondo quanto prevede l’articolo 3 della Costituzione) che sta sempre più ottenendo consensi e condivisioni fra le amministrazioni comunali e gli organi di stampa. ‘Il Tirreno’ è stato fra i primi a sottoscrivere il documento. È quanto avvenuto venerdì scorso, in occasione della Conferenza Zonale per l’Istruzione svoltasi a Portoferraio. E il primo cittadino dell’Elba ad apporre la firma è stato il sindaco del capoluogo elbano, Angelo Zini. “Ha fatto un po’ da apripista – ha ammesso Pietro Gentili, studente del Foresi e portavoce nazionale della Consulta degli studenti italiani - Il suo esempio è stato seguito poi dal Comune di Marciana Marina. Inoltre Campo nell’Elba, il Comune di Rio e quello di Marciana sono orientati a firmare. Prima però dovranno informare la giunta. L’esecutivo di Simone Barbi si riunirà il 12 dicembre, per cui la decisione finale non dovrà tardare” Silenzio assoluto invece da parte dei Comuni di Capoliveri e Porto Azzurro che non hanno ancora fatto sentire la propria voce. Ma in che cosa consiste il patto fra i rappresentanti del mondo studentesco, gli enti locali? «Le parti – si legge nel documento - riconoscono il diritto allo studio come un diritto fondamentale della persona, necessario alla sua formazione personale, intellettuale e civile”. C’è il richiamo all’articolo 3 della Costituzione che consiste nel “compiere ogni tentativo volto a soddisfare pienamente il diritto allo studio superiore e universitario dei cittadini elbani». Da parte loro gli studenti elbani «a collaborare con le amministrazioni comunali. A comunicare, promuovere e rendere il più note possibile le misure adottate dai comuni in tema di diritto allo studio»; «a fornire assistenza e supporto a quanti intendono avere accesso alle misure in tema di diritto allo studio. A costituire un Osservatorio per il diritto allo studio dell’Elba che riferisca periodicamente e pubblicamente». E agli organi di stampa? L’impegno morale di mantenere vivo il ‘focus’ sul mondo scolastico, chiamati in particolare «a collaborare lealmente e a condividere informazioni in merito al tema del diritto allo studio e a lavorare sinceramente per l’attuazione del presente patto». Su quali temi? “Soprattutto sui costi e sulle spese – dice Pietro Gentili - che le famiglie elbane sono costrette a sobbarcarsi per assistere i figli nel loro curriculum scolastico e accademico”. Riguardo all’acquisto di libri scolastici, contributi per trasporti pubblici, viaggi di istruzione e materiale scolastico, alloggi nelle sedi universitarie della Toscana. Intanto un dato positivo. “Alla Conferenza zonale – puntualizza il portavoce degli studenti – si è convenuto di seguire la proposta di Marciana Marina che ha fissato in 700 euro il contributo per gli studenti delle superiori e 900 per gli universitari compatibilmente con le risorse disponibili. Dovrà però essere adottato – conclude - un criterio di proporzionalità, prevedendo diverse fasce di supporto in base alla condizione economica di chi richiede il contributo”.


mercoledì 7 dicembre 2022

La galleria di Rosseto sar- come prima

 Sono stati appaltati i lavori per il restauro della galleria Rosseto nell’area mineraria di Rio Marina. Ad aggiudicarsi l’asta è stata la ditta Alberto Saccenti & C.Sas. Ne dà notizia la stessa amministrazione che pubblica l’attribuzione dell’incarico sul sito istituzionale. La galleria, che si trova nei pressi del centro abitato del paese, è facilmente raggiungibile. Rappresenta un vero patrimonio della memoria locale. Una volta che sarà messa nelle condizioni di sicurezza potrà fornire un valido esempio per chi ama le miniere e vuole farsi un’idea di quale metodo estrattivo del minerale ferroso si seguisse all’Elba fino alla seconda metà del secolo scorso. Sarà restituita la galleria al suo originario aspetto e sarà aperta alle visite come importante arricchimento dell’offerta turistica del territorio. Il costo dei lavori, coperto quasi interamente da un finanziamento regionale, ammonta a 150.000 euro. “Dopo l'affidamento dell'appalto– commenta il sindaco Marco Corsini – penso di poter dire che i lavori termineranno entro la primavera, in tempo per la stagione turistica del prossimo anno. Questo ulteriore obiettivo raggiunto è un forte segnale nel percorso di recupero e potenziamento dell'area delle miniere, un contributo alla memoria storica del territorio, e la dimostrazione ancora una volta della vitalità e dell’operatività della società parco mMinerario, sulla quale bene abbiamo fatto ad investire in fiducia”.