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martedì 22 gennaio 2013

Il giardino delle Esperidi


Ispirami
parole d’amore,
Erato,
perché io sia in grado
di sciogliere
un canto che tocchi
le cime d’Olimpo
ed intenerisca
il cuore degli Dei.

Tu
mi hai accolto
alla tua presenza,
nonostante le mie mani
fossero
imbrattate e sporche;
i miei calzari
infangati,
per essermi smarrito
per le strade del mondo.

Sei e resti,
o Musa,
l’unica passione
della mia vita.
La vera, grande ragione d’esistere.

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da “La terza stella ad ovest di Cassiopea“, 2002.

domenica 20 gennaio 2013

La casa di via del Giardiano


Mi sembrava
una reggia
la casa di nonna
quando andavo
da bambino a trovarla:
così grande
accogliente e calda
con la tavola
sempre apparecchiata.
Neppure un principe
godeva
di così grande attenzione.
da "La terza Stella ad Ovest di Cassiopea", 2004

domenica 13 gennaio 2013

Chi ha bruciato la Befana?


Mi sono riscaldato
al tuo fuoco
attratto da mille lingue
instabili, cangianti
eppure così eterne,
perso dietro ad una miriade
di scintille alle quali,
da bambino, affidavo
i miei sogni.
Ho respirato
il fumo dei ceppi accesi:
era un secolo
che non lo gustavo così.

La case di via del Giardino


Mi sembrava
una reggia
la casa di nonna
quando andavo
da bambino a trovarla:
così grande
accogliente e calda
con la tavola
sempre apparecchiata.
Neppure un principe
godeva
di così grande attenzione.
da "La terza Stella ad Ovest di Cassiopea"

domenica 6 gennaio 2013

Terza Stella ad Ovest di Cassiopea


Mi insegnasti tu
cara zia
a muovere le statuine
del presepe
Mi dicesti 
che tutte
dovevano arrivare
alla grotta
massime
i Re Magi
il 6 gennaio.

Adoravo quelle figure
così regali
maestose
e incredibilmente magiche
Un alone di mistero
che mi incuriosiva
come cercare
di aprire
i cofanetti di regalo
al bambinello.

Oro in segno di regalità
incenso per la divinità
mirra per l'immortalità
che avrebbe regalato
a quanti lo seguivano

Osservavo
rapito
le statuette
dai volti così
adorabili
che poi tu zia
avresti imballato
con fogli di giornale
per conservarli
al prossimo Natale
che avresti preparato
se solo fossi rimasta
in vita.

da "Il mare in un bicchiere di plastica", Pferraio, 2012

sabato 5 gennaio 2013

Partire è..come un po' morire


Quattro conchiglie
incastonate sulla roccia
L’onda che finisce la corsa
rotolando
sulla riva gialla
Davanti alla distesa del mare
col maestrale in faccia
percepisco forte
il richiamo di partire
Ma dove andare?
Una qualsiasi imbarcazione
anche zattera
come quella di Ulisse
quando fuggì da Calipso
potrebbe bastare
purché mi porti altrove
dove ho spostato la Felicità.
dal “Diario di bordo”