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domenica 13 gennaio 2013

Chi ha bruciato la Befana?


Mi sono riscaldato
al tuo fuoco
attratto da mille lingue
instabili, cangianti
eppure così eterne,
perso dietro ad una miriade
di scintille alle quali,
da bambino, affidavo
i miei sogni.
Ho respirato
il fumo dei ceppi accesi:
era un secolo
che non lo gustavo così.

La case di via del Giardino


Mi sembrava
una reggia
la casa di nonna
quando andavo
da bambino a trovarla:
così grande
accogliente e calda
con la tavola
sempre apparecchiata.
Neppure un principe
godeva
di così grande attenzione.
da "La terza Stella ad Ovest di Cassiopea"

domenica 6 gennaio 2013

Terza Stella ad Ovest di Cassiopea


Mi insegnasti tu
cara zia
a muovere le statuine
del presepe
Mi dicesti 
che tutte
dovevano arrivare
alla grotta
massime
i Re Magi
il 6 gennaio.

Adoravo quelle figure
così regali
maestose
e incredibilmente magiche
Un alone di mistero
che mi incuriosiva
come cercare
di aprire
i cofanetti di regalo
al bambinello.

Oro in segno di regalità
incenso per la divinità
mirra per l'immortalità
che avrebbe regalato
a quanti lo seguivano

Osservavo
rapito
le statuette
dai volti così
adorabili
che poi tu zia
avresti imballato
con fogli di giornale
per conservarli
al prossimo Natale
che avresti preparato
se solo fossi rimasta
in vita.

da "Il mare in un bicchiere di plastica", Pferraio, 2012

sabato 5 gennaio 2013

Partire è..come un po' morire


Quattro conchiglie
incastonate sulla roccia
L’onda che finisce la corsa
rotolando
sulla riva gialla
Davanti alla distesa del mare
col maestrale in faccia
percepisco forte
il richiamo di partire
Ma dove andare?
Una qualsiasi imbarcazione
anche zattera
come quella di Ulisse
quando fuggì da Calipso
potrebbe bastare
purché mi porti altrove
dove ho spostato la Felicità.
dal “Diario di bordo”

lunedì 31 dicembre 2012

A mio padre


Non ricordo
padre
la tua mano
nella mia
su per le scale
che portavano
alla nostra casa.

'Gli uomini
non si tengono
per mano',
mi dicevi;
non seppi neppure
consolarti nella tua disperazione
quando tua madre
ci lasciò:
'Ora sono solo', dicesti.
'Ma ci sono io', risposi.

Non mi ascoltavi:
la mente persa
dietro ai ricordi d'infanzia.
Ti offrirò io il braccio
nel tuo faticoso andare,
come facesti una volta tu
rialzzandomi da terra.


da "Minimilia", 2004


sabato 29 dicembre 2012

La vigna del poeta


Mio padre, muratore,
usa la mestola come una penna:
fa e disfà le facciate del paese;
scrive versi
sui sassi imperlati di minerali,
a futura memoria.
Anch'io scrivo parole
sulle pietre
che neppure la pioggia
riesce a cancellare.
Mia madre insegna ai bambini
il catechismo:
persona da bene cui le mamme
affidano volentieri le proprie creature.
Mia nonna, con la marra,
sradica le erbacce dalla vigna.
Seduto sull'argine 
su una sedie fatta da 
foglie larghe di pampana
guardo il lavoro paziente
e già pregusto 
il giorno della raccolta.
                                                                                      da "Minimilia", 2007